New York Storie

Gli ebrei di Crown Heights

Nella zona di Brooklyn dove soggiorno vive una grande comunità di ebrei ortodossi, forse la più numerosa della città.


All’uscita dalla metropolitana tra Eastern Parkway e Kingston Avenue, a qualsiasi ora ti guardi attorno sei circondato da ragazzi e famiglie con gli abiti tipici degli ebrei conservatori americani. In queste strade capita di sentire parlare più spesso yiddish che inglese.


Ci sono diverse sinagoghe e addirittura Borsalino, il famoso marchio di cappelli di lusso, ha aperto un negozio in Kingston Ave che vende esclusivamente i modelli indossati dagli ebrei ortodossi.


A dispetto degli abiti monotematici (camicia bianca, pantaloni e cappotto nero e l’immancabile cappello nero a tesa larga per gli uomini, mentre le donne hanno un abbigliamento più vario, ma generalmente gonne e vestiti sotto il ginocchio), gli ebrei di Crown Heights sono una comunità allegra.

Mi capita spesso, soprattutto in questi giorni in cui si celebra la Festa dei Tabernacoli, di vedere gruppi di ragazzi cantare e ballare anche in strada. Durante questa festa, che dura 8 giorni, vengono costruite delle strutture provvisorie che hanno il compito di ricordare le capanne costruite dagli ebrei durante il loro pellegrinaggio lontano dalla loro terra. In queste strutture (alcune sono semplici tenso-strutture come quelle delle feste di paese) si usa mangiare e passare il tempo tutti insieme.


Un’altra curiosità di questa festa è che capita che un ragazzo sui 20-30 anni ti avvicini e ti chieda se sei ebreo. A me è successo 3 volte in una settimana. Subito non ho chiesto perché lo volesse sapere perché francamente temevo che mi attaccassero un pippone per cercare di convertirmi, alla maniera dei testimoni di Geova. Poi, però, notando che questi ragazzi, come tanti altri per strada, portavano con sé un rametto e un cedro, mi sono incuriosita troppo.


Ho scoperto, quindi, che il piccolo mazzo composto da rami di diverse piante tra cui palma e mirto, unito al cedro forma il “lulav”, che è un simbolo della Festa dei Tabernacoli ma anche dell’unione degli ebrei: ogni ramo, infatti, rappresenta una delle 4 tipologie della religione ebraica.
Chiedendoti “Are you jewish?”, quindi, vogliono sapere se sei ebreo perché in questo caso ti inviterebbero a fare insieme una benedizione tenendo il “lulav”, come simbolo di unione e fratellanza.


La domanda, infatti, viene rivolta solo a chi ha tratti somatici potenzialmente ebraici. Se consideriamo che, escludendo afroamericani e asiatici, un abitante su 3 di New York è ebreo, le possibilità sono molte.

Al di là di Crown Heights, dove la concentrazione è molto elevata, non è raro incontrare gruppi di ebrei ortodossi con gli abiti tipici anche nel resto della città. In questa foto, per esempio, siamo a Chinatown.

[ Crown Heights, Brooklyn, New York ]

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