New York Storie

La dieta di New York

C’è sempre un buon motivo per mangiare schifezze a New York.

Ce ne sono a tutti gli angoli. Finora, oltre ai famosissimi hot dog (che, ahimè, sono molto più piccoli di quello che ci hanno fatto credere i film), ho incontrato bretzel, gyros, kebab, tacos, bagel ripieni, patatine fritte, ali di pollo fritte, churros fritti con cioccolato, strane-palline-brasiliane-ripiene-di-ogni-cosa fritte,hamburger, panini di ogni genere, pizza, muffin di pizza (perché?!?), cupcake, cookie, waffle ripieni di gelato arcobaleno, ciambelle, ciambelle fatte di spaghetti (di nuovo, perché?!?)…


Ogni mattina quando esco di casa mi dico: “Serena, non mangiare porcherie anche oggi! Frutta e verdura!”. Poi i miei occhi o il mio naso si lasciano tentare ed è finita. E’ vero che la frutta è carissima (mi è capitato di pagare 3 dollari per 2 mele e 1 dollaro per una banana), ma la colpa è solo della mia golosità.


Da Levain Bakery, però, dovevo proprio farci un salto. Primo, perché i dolci mi fanno impazzire. Secondo, perché la storia di questo negozio di biscotti è meravigliosa.

Le proprietarie sono Connie e Pam, due amiche che hanno abbandonato le loro brillanti carriere nella finanza e nella moda per mettersi a fare biscotti. Hanno avuto un successo enorme: secondo molti, quelli di Connie e Pam sono i migliori biscotti di New York.

Per entrare in questa minuscola bakery nel piano interrato al numero 167West della 74th Street nell’Upper West Side, infatti, c’è perennemente la fila in strada.

I loro biscotti sono buonissimi e giganti. Il mio, con avena e uvetta, potrebbe tranquillamente sostituire un pasto completo e probabilmente soddisfa l’apporto calorico di un’intera settimana.

[ New York, Levain Bakery, 167W 74th St ]

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