New York Storie

Non ti penso più

madison avenue starbucks

Starbucks, Madison Avenue, ore 17.


Odore di caffè e di toast bruciato sulla piastra. Il commesso si muove meccanico. Una donna seduta su una poltrona scrive qualcosa in arabo. Sul tavolo una pila di giornali stropicciati. Wall Street Journal. New York Times. In prima pagina la foto di un gruppo di profughi siriani in fila. Un uomo accarezza la testa del figlio.


Una ragazza legge gli annunci di lavoro online. Una coppia di turisti giapponesi appena usciti dal Metropolitan Museum.


Una donna con un cappotto firmato tiene in mano la borsina di un negozio dove ho appena visto un paio di stivali che mi piacciono.


Entra un uomo elegante, abbronzato. Afferra un caffè ed è già fuori.


E poi, così, all’improvviso, come la cosa più inaspettata al mondo, la nostra canzone.


Fuori i taxi gialli corrono su Madison Avenue. Si sta facendo sera. La luce è più calda. L’aria più fresca. Mi allaccio la giacca e cammino verso la Fifth Avenue.

Non ti penso più.

[ New York, Madison Avenue, Upper East Side ]

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