Consigli

Tipi da low cost. Piccolo atlante antropologico

low cost

C’è quello terrorizzato al suo primo volo e il viaggiatore esperto che guarda tutti dall’alto in basso. Quello che va nel panico per il bagaglio fuori misura e la comitiva di amici all’addio al nubilato. I miei 10 tipi da volo low cost.

Sia chiaro: io viaggio quasi sempre con compagnie low cost. Perché è pratico, ti porta praticamente ovunque e perché… Sì, perché sono tirchia. E se, per risparmiare un po’, devo rinunciare a drink gratis e spazio per le gambe, lo faccio volentieri.

Prendere così spesso voli low cost, però, ha un altro vantaggio. Mi permette di praticare uno dei mie sport preferiti: osservare le persone.

“La gente è il più grande spettacolo del mondo. E non si paga il biglietto”, diceva Charles Bukowski. E quanto aveva ragione.

Non ci sono molte situazioni che permettono di raggruppare in un posto solo un campionario umano così vario come un volo Ryanair. Mi sono, quindi, divertita a compilare il mio piccolo atlante antropologico dei “tipi” che più facilmente si possono incontrare al gate sul volo di una compagnia aerea low cost.

 

TIPO 1 – QUELLO AL PRIMO VOLO

 

Si riconosce da due indizi. Lo sguardo teso e lo zaino dell’Invicta riesumato dalle superiori (forse dentro c’è ancora la Smemoranda). Il tipo in questione non è abituato a viaggiare e si sente a disagio. Controlla mille volte la carta d’imbarco e armeggia con la cintura per diversi minuti prima di riuscire ad allacciarla.

Il 90 per cento delle volte ha anche paura di volare per cui, se capitate di fianco a lui, state pronti a offrire supporto morale alla prima turbolenza.

 

 

TIPO 2 – L’ORGANIZZATO

Abituato a una vita iperattiva, la sua maggiore preoccupazione è quella di annoiarsi durante il volo. Quindi, anche se il viaggio dura solo un paio d’ore, si attrezza con tutto l’armamentario possibile per distrarsi: snack di ogni genere (sia dolci che salati, che non si sa mai), libro, quotidiano, settimana enigmistica, ipod con playlist da almeno 300 canzoni, carte da gioco… Si addormenta prima di decollare.

 

 

TIPO 3 – LA FAMIGLIA CON BAMBINI

 

I bambini sono tanto carini. Ma non in aereo. Per una famiglia viaggiare è una spesa gravosa, per cui è più facile trovare questa tipologia sui voli economici.

Di solito i bimbi in viaggio ci hanno già fatto venire il mal di testa ancora prima di imbarcarci: corrono per tutto il gate, chiamano la mamma, urlano, frignano, si perdono.

Se, poi, appena ti siedi in cabina senti qualcuno sferrarti un calcio al sedile, allora hai scelto il posto sbagliato. Buon viaggio.

Nel caso, invece, il bambino sia particolarmente piccolo, meglio preparare subito ipod e cuffiette perché quasi certamente, durante il volo, piangerà con acuti lancinanti e molto probabilmente non smetterà fino all’atterraggio. Mamme e papà hanno tutta la mia comprensione.

 

TIPO 4 – L’ESPERTO

 

Questo tipo da low cost viaggia da solo, zaino in spalla. Si sente sicuro e guarda tutti dall’alto in basso. E’ stato ovunque, parla tutte le lingue e ha fatto tutto. Ma soprattutto, ovunque, tu stia andando, lui c’è già stato e ha almeno 4-5 consigli che devi assolutamente seguire.

Sa dove devi mangiare, conosce a memoria l’orario dei treni e la mappa della metro, ti sa fare il cambio valuta così in un secondo.

Fatelo sedere di fianco al Tipo 1. Almeno si compensano.

 

TIPO 5 – LO STRARIPANTE

 

Quello che “si allarga” non si trova solo nelle compagnie low cost, ma qui è particolarmente invadente, vista l’ampiezza ridotta dei sedili. Nella migliore delle ipotesi ve lo troverete con la testa sulla spalla. Nella peggiore vi crollerà direttamente addosso.

Non troppo raramente mi trovo a far parte di questa categoria (anche se quella che mi calza meglio è la prossima), con buona pace del viaggiatore cinese che, per l’intera durata di un volo Londra-New York, ha dovuto ripetutamente raddrizzarmi dolcemente e rimettermi al mio posto ogni volta che mi addormentavo e gli cadevo addosso.

 

TIPO 6 – QUELLO CON IL BAGAGLIO FUORI MISURA

 

Una delle cose in grado di scatenare il panico più acuto nei viaggiatori in procinto di salire su un volo low cost è il bagaglio a mano. Anche se, prima di partire, l’hai misurato e pesato mille volte, la paura più o meno irrazionale che sfori i limiti imposti dalla compagnia aerea c’è.

I dubbi assalgono la mente del viaggiatore in coda: ma la borsa devo metterla nel bagaglio o posso tenerla fuori? E i regalini comprati all’aeroporto? Il momento di sottoporre il bagaglio alla hostess si avvicina. Sudore freddo. Tachicardia. Paranoia.

Se il bagaglio a mano riceve l’ok, ti investe un’ondata di sollievo e beatitudine. Ma se qualcosa non va, il viaggiatore con il bagaglio fuori misura può reagire in due modi:

  • a) approccio aggressivo con manie di persecuzione: “Come si permette di rifiutarmi il bagaglio?! Il tizio di prima l’ha lasciato passare! Lei ce l’ha con me!”
  • b) tentativo di suscitare pietà: “No, la prego, le due stecche di Marlboro che non entrano in valigia sono per la mia nonnina malata. Non può farmele buttare via”.

 

TIPO 7 – QUELLO CHE VIAGGIA COMODO

 

Non so perché, ma è un tipo specificamente italiano. Mentre ho visto ragazze inglesi scalare montagne in ciabattine, spesso gli italiani viaggiano in tenuta da battaglia.

Tuta, scarpe da corsa (se non proprio scarponi da montagna), giubbotto anti-pioggia, cappello da safari (o passamontagna da Polo Nord in inverno), zainone super-accessoriato, crema solare 50+.

Va bene che è bello viaggiare comodi, ma stai partendo per un weekend a Parigi, non per scalare l’Annapurna.

 

TIPO 8 – IL PUZZONE

Questa non è propriamente una categoria da volo low cost perché, si sa, l’igiene, non ha ceto sociale. Ma l’esperienza traumatica di un volo Porto-Bergamo in compagnia di uno di questi soggetti mi spinge a mettere in guardia i viaggiatori sulla possibilità di trovarsi un puzzone in aereo.

Sì, perché non ci sono altri modi di chiamarlo. Il puzzone ha la capacità di impestare un’intera cabina con il suo olezzo. E, no, non ci sono vie di fuga. L’unica salvezza è farsi il segno della croce e chiudersi in bagno fino all’atterraggio.

Se questo non fosse possibile, fate felice Ryanair acquistando dalla hostess uno di quei profumi in offerta che nessuno compra mai, e diffondetelo tutto attorno a voi per creare una barriera protettiva.

 

TIPO 9 – GLI AMICI ALL’ADDIO AL CELIBATO

 

 

Seppure chiassosa, è una delle categorie più simpatiche dei tipi da low cost. E’ la comitiva di amici (spesso di lunga data) che porta lo sposo a festeggiare l’addio al celibato in qualche posto caldo all’estero, dove passare notti pazze in discoteca, consumare qualche ettolitro di alcol e lasciarsi andare a trasgressioni di cui, forse, ci si vergognerà al ritorno.

Nel parcheggio di Malpensa si sentono già a Ibiza e al decollo partono gli “oilellè-oilallà…” rivolti alle hostess. All’andata si sentono pieni di energia e sfoggiano orgogliosi magliette personalizzate con una battuta o una foto imbarazzante dello sposo. Al ritorno, dopo qualche notte in bianco e diversi mojito e in più, li troverete decisamente più quieti.

 

TIPO 10. QUELLO DELL’IMBARCO PRIORITARIO

 

Personalmente lo trovo uno dei tipi più fastidiosi. Perché è incoerente. Che senso ha comprare un biglietto aereo da 30 euro per poi spendere altri soldi per il vezzo di imbarcarsi prima degli altri?

Se sei un tipo da low cost, allora siilo fino in fondo!

 

 

Questi erano i “tipi umani” che mi capita di osservare ogni volta che prendo un volo low cost. Ma una delle cose più fastidiose che possono capitare quando si deve partire è subire la cancellazione del volo, un pesante ritardo o addirittura rimanere a terra vittime dell’odiosa pratica dell’overbooking, applicata da molte compagnie.

Quando capita una di queste situazioni è difficile ricevere dal personale della compagnia aerea informazioni esaustive per ricevere il rimborso, che ci spetta di diritto. In questo post spiego come far valere i propri diritti.

 

 

You Might Also Like

No Comments

Leave a Reply