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Il giardino magico di Filadelfia

filadelfia magic gardens mosaici

A Filadelfia sono stata in un giardino incantato. I Philadelphia’s Magic Gardens , al 1020 di South Street, sono un progetto dell’artista Isaiah Zagar realizzato in oltre quindici anni di lavoro a partire dal 1991: un piccolo mondo onirico fatto di stanze, scale, gallerie, nicchie le cui superfici sono completamente ricoperte da un mosaico di materiali diversi – vetri colorati, frammenti di piastrelle, sassi, statuette, bottiglie e persino ruote di bicicletta – che riflettono la luce, aprono finestre e creano punti di vista inaspettati.

L’impressione è quella di essere entrati in punta di piedi dentro il sogno di qualcun altro e di muoversi tra le camere e le gallerie dei suoi ricordi e dei suoi desideri.

Il Philadelphia’s Magic Gardens non è quello a cui penseremmo per la parola “giardino”, ma un luogo difficilmente definibile: uno spazio artistico, un ambiente immersivo completamente ricoperto di mosaici e disposto tra due gallerie interne e un giardino scultoreo esterno su due livelli.

Questo spazio è anche un piccolo miracolo. Zagar non era autorizzato. Partì da una parete del suo vecchio studio in South Street, ricoprendola di oggetti e frammenti, molti dei quali ricordi, ma anche scritte e pensieri personali.

statuette e bottiglie di vetro inserite tra i mosaici del philadelphia's magic gardens di filadelfia
I Magic Gardens di Filadelfia sono uno spazio immersivo ricoperto di mosaici e oggetti legati a ricordi e viaggi dell’artista.

Poi si fece prendere la mano e si allargò anche al terreno confinante, vuoto e inutilizzato da anni, creando stanze, cunicoli e grotte e rivestendoli della sua magia. Solo vent’anni dopo, il proprietario del lotto di terreno, che viveva a Boston, scoprì il giardino magico di Zagar e decise di abbatterlo e vendere l’area.

I cittadini, però, che nel frattempo si erano abituati a passare nel giardino di Zagar per concedersi qualche ora di incanto, si opposero fermamente. La battaglia legale durò due anni ma, alla fine, vinsero i difensori del giardino magico, che oggi è gestito da un’associazione no profit e aperto al pubblico.

Isaiah Zagar è un personaggio particolarmente significativo nella storia di Filadelfia ed esprime bene come un artista possa diventare, con il suo attivismo e il suo impegno concreto, la guida di un’intera comunità.

Fin dalla fine degli anni ’60, quando si trasferì qui con la moglie Julia, Zagar si diede una missione: abbellire il distretto di South Street Philadelphia, impegnandosi a rivitalizzarlo e a proteggerlo dalla speculazione. La coppia si impegnò a recuperare edifici abbandonati e a creare meravigliosi e coloratissimi mosaici su muri sia pubblici che privati.

Non solo. Attorno a Isaiah e Julia nacque ben presto una comunità di artisti particolarmente prolifici e la South Street di Filadelfia divenne ben presto una fucina artistica di tutto rispetto. Questa comunità si impegnò attivamente anche per la tutela dell’area e del benessere dei suoi abitanti opponendosi (con successo) alla costruzione di una nuova superstrada che avrebbe distrutto il quartiere.

una delle gallerie del philadelphia's magic gardens di filadelfia
I Magic Gardens di Filadelfia sono composti da gallerie, scale e stanze interamente decorate.

Lo scopo nella vita di Isaiah Zagar era quello di creare un’arte pubblica che fosse di tutti coloro che volevano viverla, vederla e muovercisi dentro. I suoi lavori si possono vedere su più di 200 muri pubblici lungo le strade principalmente di Filadelfia (qui una mappa dei suoi lavori nei dintorni dei Magic Gardens), ma anche Cina, India e Perù, dove l’artista trascorse molto tempo a contatto con le comunità locali e la loro tradizione artistica, traendone spunto per alcuni degli elementi che si possono ritrovare nei suoi lavori.

“Il mio lavoro è segnato dagli eventi ed è uno specchio della mente che costruisce e distrugge – diceva Zagar – Ha una logica, ma si avvicina al caos, rifiuta di stare immobile, ha un senso di paradiso e di inferno allo stesso tempo”.


Visto che gli spazi sono limitati e che il luogo è sempre più conosciuto e visitato, per visitare i Philadelphia’s Magic Gardens ti consiglio di acquistare i biglietti sul sito.


Filadelfia è una delle mie città preferite e amo la sua creatività. Se vuoi conoscere altri luoghi magici e sorprendenti a Filadelfia puoi leggere qui di una “lettera d’amore” lunga 2 chilometri che si vede soltanto dal treno… e qui dell’incredibile programma di street art della città.

photo credits: ©SerenaMarchini

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3 Comments

  • Reply
    A Filadelfia c'è una lettera d'amore lunga due chilometri - Don't Think Just Go
    27 Dicembre, 2020 at 7:12 pm

    […] tutti gli amanti della street art visto che ospita più di 4.000 murales: ne parlo qui… In questo post, invece, racconto un altro luogo che amo tantissimo a Filadelfia, un concentrato di poesia […]

  • Reply
    Street art a Filadelfia - Don't Think Just Go
    24 Marzo, 2021 at 9:33 pm

    […] Scopri altre tappe del mio viaggio a Filadelfia: la street art della lettera d’amore più lunga del mondo e il giardino magico di Filadelfia. […]

  • Reply
    FULLY APPRECIATE WHAT PHILLY CAN OFFER YOU – Journey to the city of brotherly love and artistic whimsy - Meeting Benches
    10 Marzo, 2022 at 12:23 pm

    […] excellence. If poetry is a creative expression of one’s self, nowadays, and in Philadelphia https://www.dontthinkjustgo.it/travel-en/il-giardino-magico-di-filadelfia/, it is a way of expression that is well receive and understood, even on the street. In the case of […]

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