Niente musei, l’arte si vive in strada. Le incredibili opere di street art a Bushwick rendono questo quartiere uno dei più creativi al mondo. E ci sono anche i tour guidati.
La più grande galleria d’arte di New York è gratis, all’aperto e in continua evoluzione. E’ l’incredibile collezione di opere di street art a Bushwick, piccolo quartiere di Brooklyn dal passato industriale e ora residenza di centinaia di artisti, nelle cui strade ci si imbatte continuamente in murales eccezionali e coloratissimi graffiti.
Non riesco a immaginare quante persone siano state investite mentre, incantate, si perdevano a osservare le opere d’arte che sbocciano, ad ogni angolo, sui muri di Bushwick. Certo, a me, è capitato di rischiare almeno un paio di volte.
E’ incredibile come proprio a New York, città che attua politiche severissime contro chi “imbratta” i muri e, quindi, particolarmente rischiosa per gli street artist, sia sorta questa enclave dove ai graffitari tutto (o quasi) è concesso.
Bushwick (chiamata anche East Williamsburg) è un quartiere di Brooklyn che sta vivendo una fase di grande trasformazione. Nasce, come varie zone di Brooklyn, come un villaggio a sé stante, inglobato poi durante la forte urbanizzazione dell’area di New York.
Da quartiere operaio sta velocemente diventando una delle zone più vivaci e creative della città. L’area è ancora fortemente industriale, ma accanto ai magazzini e alle fabbriche sorgono locali hipster e condomini zeppi di studi di giovani artisti, che ne fanno – probabilmente – la più grande comunità artistica in America.
Non poteva mancare di farci un salto lo street artist degli street artist: il misterioso (e altrettanto famoso) Banksy, che ha fatto tappa a Bushwick durante la sua residenza artistica a New York nel 2015, regalando al quartiere un paio dei suoi pezzi. Purtroppo, sono stati immediatamente asportati e rivenduti per centinaia di migliaia di dollari.
Negli ultimi anni è nato anche Bushwick Collective, il festival che ogni anno raggruppa artisti da tutto il mondo per dipingere i muri del quartiere. Fare un tour della street art a Bushwick significa quindi trovare, in una manciata di vie, un’antologia dell’arte di strada, dagli albori fino ad oggi.
E’ negli anni Sessanta che i graffiti iniziano a comparire sui muri di Bushwick. Semplici tag (il nome o la sigla dell’autore, che ha origine dagli immigrati in America negli anni Dieci del Novecento, che scrivevano il loro nome sui muri per dare un segno della loro presenza) o opere più complesse, spesso ispirate dalla politica e dai fatti di cronaca.
Tra gli anni Sessanta e Settanta l’arte trasmette i messaggi degli attivisti e la richiesta di parità e diritti. E quale forma d’arte poteva essere mezzo migliore della trasgressiva e sfrontata street art? E’ l’epoca delle “bubble letters”, le scritte con le lettere a forma di palloncino, dei messaggi di denuncia e dei tag che iniziano a diffondersi sempre di più, insieme ai writer che rappresentano.
Gli anni cambiano l’arte e, di conseguenza, anche la street art a Bushwick evolve. I caratteri si trasformano e nascono nuovi fantasiosi generi (“wrap letters” che si incastrano l’una con l’altra, “ice letters” come glassate).
Gli artisti si fanno più ingegnosi anche nell’elaborare espedienti per aggirare le rigide leggi contro il vandalismo che prevedevano multe salatissime per i writer. Iniziano così a comparire murales disegnati su carta da affissioni appiccicata ai muri, quindi asportabile.
Parallelamente le opere degli street artist diventano sempre più spesso dei veri e propri dipinti su muro per cui gli autori possono trarre ispirazione anche dai grandi maestri della storia della pittura. Le pareti di fabbriche e negozi sono la tela. Spesso le opere sono talmente belle che gli artisti iniziano a lavorare su commissione, pagati dalle imprese locali per dipingere facciate, insegne e saracinesche.
Persino le grandi multinazionali decidono che Bushwick non merita i tradizionali cartelloni pubblicitari standardizzati e ripetuti in tutto il mondo. Li sostituiscono, quindi, con originali murales commissionati ai migliori graffittari.
Ma gli artisti non si fermano qui e contaminano tutto ciò che toccano. Nelle strade di Bushwick cercate i dettagli: troverete tombini e antenne dipinti e installazioni di “trash art”, l’arte di recuperare e reinterpretare – spesso con ironia – ciò che gli altri buttano via.
Il modo migliore per vedere la street art a Bushwick è unirsi a un tour guidato. Io ho partecipato a quello organizzato da Free Tours by Foot (partecipazione su offerta libera), dove la nostra guida, Mac, era un artista. Una bellissima esperienza. Anche Street Art Walk è specializzata in tour guidati nel cuore della street art a Bushwick (25 dollari).
Se, invece, volete avventurarvi da soli alla scoperta dei migliori esempi di street art a Bushwick, ecco alcuni punti da non saltare:
- Morgan Avenue e Bogart Street: murales, bar e locali hipster;
- Seigel Street e White Street: l’evoluzione dai graffiti in “bubble letters” in poi;
- Roberta’s Pizza: oltre a sfornare un’ottima pizza è un punto di riferimento per gli artisti;
- Grattan Street: una delle strade principali, con grandi murales e cartelloni pubblicitari dipinti a mano;
- Il quadrilatero del Bushwick Collective tra Flushing Ave, Troutman St, Cypress Ave e Arving Ave: quasi completamente ricoperto di murales.
La zona di Troutman St è anche un’ottimo posto dove cenare o bere un drink la sera. Qui si trovano parecchi locali in stile hipster e concerti di musica indie. Il più famoso è House of Yes.
Come sempre, però, il mio consiglio è quello di perdersi un po’, seguire l’istinto e prendere qualche via a caso. E’ così che si fanno le scoperte più divertenti.
Bushwick, poi, riserva sempre qualche novità. Il suo aspetto non è mai lo stesso e gli artisti la trasformano continuamente. Si potrebbe andarci tutte le settimane e trovare sempre qualcosa di diverso.
Per gli amanti dell’arte “risparmiatori”, ho scritto di street art e di altri modi per vedere l’arte a New York senza spendere un dollaro in questo post.
Un tour della street art a Bushwick è sicuramente un modo originale per passare una giornata a New York, fuori dalle classiche attrazioni di Manhattan. In questo post ho raccontato altre esperienze fuori dagli schemi da fare in particolare in estate, ma non solo.
photo credits: ©SerenaMarchini
2 Comments
Musei e arte gratis a New York - Don't Think Just Go
10 Agosto, 2017 at 11:22 pm[…] Dei murales di Bushwick parlo in questo post. […]
Guida di Red Hook, un angolo di Brooklyn da scoprire - Don't Think Just Go
14 Dicembre, 2017 at 3:28 pm[…] sul ponte di Brooklyn e sui grattacieli di Wall Street. Bushwick, invece, (di cui parlo qui) è stata invasa dagli artisti ed è diventata una mecca della street […]